TotalEnergies, Jean-René Bernaudeau rifiuta la corsa ai punti: “Il Tour de France è l’unica cosa che conta”

Jean-René Bernaudeau non vuole arrendersi a dover fare una corsa ai punti UCI per il resto della stagione. In una lunga intervista rilasciata a DirectVelo il boss della TotalEnergies ha inoltre ammesso di non essere totalmente soddisfatto del rendimento di alcuni dei suoi corridori più rinomati, che ritiene responsabili per la classifica del team che ha portato al mancato invito automatico al termine del 2023. Attualmente la formazione professional transalpina, che per la prima volta quest’anno ha non ha l’invito automatico alle grandi classiche, è lontanissima dalle posizioni che servono visto che nel ranking annuale è 27esima e per rientrare negli inviti automatici per le classiche bisogna concludere in 21esima posizione (lo scorso anno il team concluse invece 22°).

Come affronta il general manager della squadra transalpina i mancati inviti a corse importanti e blasonate, come Milano-Sanremo e Giro delle Fiandre? “Il ciclismo è così, dobbiamo conviverci – risponde con il suo consueto stile asciutto e diretto – Nessuno fa regali, ci sono squadre che hanno più inviti di altre. Chiediamo solo all’UCI di rimetterci al nostro posto. Rispettiamo il ciclismo, abbiamo una storia, poi tocca a loro… Noi facciamo la corsa, ma gli organizzatori invitano chi vogliono”.

Poi, parlando ancora della questione punti UCI Bernaudeau ha evidenziato il mancato rendimento di alcuni suoi corridori: “La cultura della vittoria è fragile, va coltivata in modo fortissimo. Se iniziamo a parlare di punti UCI diventa contraddittorio. Preferiamo avere rivelazioni a fine stagione. Facciamo anche con i nostri mezzi. Dobbiamo anche dire che siamo al nostro posto nella gerarchia dei bilanci. I corridori sono stati esemplari, anche se mi sarebbe piaciuto che Anthony Turgis, Pierre Latour e soprattutto Peter Sagan rendessero qualcosa di più. C’è un minimo da fare e non lo hanno fatto. È anche un po’ una loro responsabilità, ma non è volgare dirlo, è un dato di fatto”.

L’obiettivo principale della TotalEnergies rimane comunque la corsa francese più importante di tutte, il Tour de France, che li vedrà partire da Firenze nel mese di Luglio: “Il Tour de France è l’unica cosa che conta. Se vinciamo una tappa alla Grande Boucle e otteniamo grandi vittorie con grandi prestazioni in questa stagione, chiederemo a chi dirige il ciclismo di metterci nel posto che meritiamo. Oggi, se dobbiamo rassicurare le persone, è ricordando loro che noi andiamo in bici con grinta ed educazione. E domani saremo ancora qui, il che potrebbe non essere così per tutti”.

Considerazioni queste che gli fanno dunque rifuggire la necessità di improntare un calendario mirato ai punti (strategia impiegata invece da molte altre squadre in questi ultimi anni), puntando a corse dove è possibile raccoglierne maggiormente (“non se ne parla proprio”, risponde), oppure correndo in maniera diversa, cercando eventualmente di ragionare più ai punti che al successo (“per noi, è no!”, proclama al riguardo, senza mezzi termini).

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